Federalberghi contro le modifiche al disegno di legge sull’urbanistica stabilite nell’ultimo vertice di maggioranza. Non tanto contro il limite delle cubature di 1.500 metri cubi nella fascia dei 300 metri dal mare, ma contro l’impossibilità di far crescere il numero di posti letto nelle strutture ricettive. Nella riunione a Villa Devoto, infatti, l’accordo è stato raggiunto sull’ampliamento delle camere, tanto da consentire agli hotel di adeguarle agli ultimi standard internazionali, in altre parole aumentare i metri quadri. Ma nulla di più.

Ecco perché gli albergatori sono compatti nel definire “irragionevoli” le modifiche. “Non è la politica che decide cosa richiede il mercato, non si può stabilire per legge in quali direzioni debbano andare gli investimenti degli imprenditori”, dice il presidente regionale Paolo Manca. Gli fa eco il capo di Federalberghi di Sassari, Stefano Visconti: “è inaccettabile il vincolo imposto di condizionare i volumi premiali ai soli servizi, senza incremento dei posti letto. Economicamente – spiega – sarebbe un investimento improduttivo per gli albergatori, quindi inutile”.

“La nostra federazione – ricorda il presidente del sud Sardegna, Mauro Murgia – per prima ha chiesto la riduzione decrescente della percentuale di ampliamento in funzione della dimensione dell’hotel, ma deve essere ragionata e non realizzata in modo ideologico e prevenuto”. D’altra parte, fa notare Pino Porcedda (Federalberghi Oristano), “l’imprenditore alberghiero sceglie in base al mercato e le camere restano lo strumento di maggiore reddittività di un hotel, che va sapientemente collegato ai servizi”.