Si è rivelato un muro contro muro il vertice Air Italy-Regione Sardegna sul futuro dei 51 dipendenti che hanno già ricevuto la lettera di trasferimento da Olbia a Malpensa.
La compagnia non ritorna sui suoi passi e si limita a rassicurare che nessuno degli altri 267 lavoratori di base a Olbia sarà costretto ad abbandonare la sede, e sul fatto che Olbia avrà comunque un ruolo fondamentale nella crescita della compagnia.
“Ma sono rassicurazioni che non ci rassicurano”, ha detto il governatore Francesco Pigliaru dopo il vertice a Villa Devoto con il vicepresidente esecutivo di Air Italy, Marco Rigotti, e il direttore operativo Neil Mills. Allo stato attuale, ha spiegato il presidente della Regione, “registriamo il 16% della forza lavoro in meno a Olbia, il piano industriale prevedeva invece una crescita, saremo più tranquilli quando vedremo almeno un piano industriale che preveda la crescita della forza lavoro di Olbia”.
Intanto, ha chiarito Pigliaru, “ci impegniamo a portare il problema in un tavolo ministeriale di crisi che sarà aperto con il Mise e il Mit”. L’assessore ai Trasporti, Carlo Careddu, ha definito l’incontro “ruvido e faticoso”: “Noi siamo pronti a sostenere i 51 dipendenti che dovranno lasciare Olbia, siamo preoccupati perché non tutti sono nelle condizioni di andare a Malpensa, sostenendo i costi che tutto ciò comporta, per questo molti potrebbero non accettare e si profila il rischio di numerosi licenziamenti”.
Quanto al tavolo di crisi, l’assessore ha ricordato l’incontro di tre giorni con il ministro delle Infrastrutture Toninelli, e lui “si è reso disponibile a convocarlo entro breve tempo”.