La voce incrinata dalla commozione per raccontare i momenti dell’aggressione e gli ultimi istanti della loro amica.
Nell’aula della Corte d’Assise di Cagliari oggi hanno testimoniato le due donne che il 2 maggio 2017 accompagnavano Maria Bonaria Contu nella passeggiata giornaliera. La donna è stata uccisa nella Comunità montana di Capoterra (Cagliari) con 11 coltellate e il procuratore aggiunto Paolo De Angelis ritiene che Ignazio Frailis, disoccupato di 47 anni, accusato di omicidio volontario, abbia ucciso per le angherie verbali e le parolacce che il pappagallo dell’anziana rivolgeva quotidianamente all’imputato. Proprio il comportamento del volatile e le tensioni tra Frailis e la famiglia della vittima sono state al centro delle altre testimonianze dei vicini di casa. Ma il momento più drammatico è stato quando le due due amiche di Maria Bonaria Contu hanno raccontato l’aggressione.
“Non sembrava arrabbiato – ha detto una – ma poi mi ha buttato a terra e ha afferrato la nostra amica: con un braccio la teneva e con l’altro la pugnalava. Una scena agghiacciante”. L’imputato era in aula, in silenzio, accanto ai difensori Fabio Pili e Gigi Porcella, mentre la famiglia si è costituita parte civile con l’avvocato Carlo Pilia. Il 17 settembre verranno sentiti i periti psichiatrici che dovranno chiarire se Frailis fosse capace di intendere e di volere al momento del delitto. L’uomo è detenuto da un anno nel carcere di Uta (Cagliari), dopo l’arresto avvenuto poco dopo l’omicidio.