Cene, spuntini da passeggio in un viaggio e incontro fra i sapori dal mondo. E’ la formula di Festa del Gusto, manifestazione itinerante che ha chiuso i battenti a Tortolì, dopo Quartu Sant’Elena, Olbia e Alghero.
“Tappa dopo tappa è stato un trionfo di consensi in termini di afflusso, ma anche di consumo dei prodotti e con una ricaduta sui territori, con 1200 pernottamenti nelle strutture ricettive nelle quattro tappe”, commenta con soddisfazione Alessia Littarru di Invitas che organizza la kermesse assieme a Ivan Scarpa e con il patrocinio del Comuni che di volta in volta la accolgono.
In primo piano le eccellenze di Sardegna, ma anche Lazio, Abruzzo, Puglia, Campania, Sicilia, Argentina, Brasile, Messico, Spagna, Cuba, Spagna e Usa. Un tripudio di gusti e specialità cucinate da mani esperte e servite ben calde proposte da chef e “arrostitori” provenienti da diversi angoli della Sardegna, Italia e mondo. A ogni tappa un piatto l’ha fatta da padrone: ostriche “fabrizie” a Tortolì andate a ruba ad ogni ora, cozze a Olbia, il pescato ad Alghero con in testa l’aragosta alla catalana. Da un centro all’altro è stata occasione per assaggiare vere ghiottonerie della tradizione, con un pizzico di estro.
Per restare a Tortolì i visitatori, soprattutto i tanti turisti, hanno avuto modo di crearsi un menu internazionale per un pasto completo. Un esempio: aperitivo a base di ostriche, per i primi piatti a scelta tra culurgiones, orecchiette o taralli alle cime di rapa o paella. Secondi piatti sardi come maialetto, cordula, sa trattalia, arrosto di vitella in pane lentu, porchetta di Ariccia e a fare da contraltare, da Argentina e Brasile asado, churrasco e picanha.
Il tour fra i gusti procede con arancini siciliani, bruschette di casizolu con un filino di miele e scaglie di tartufo, panadine di Assemini, bombette pugliesi, tacos messicani. E poi dolci e bibite. Il tutto servito in coni da passeggio per poter godere dell’atmosfera di festa tra salsa cubana, musica country, flamenco, ballerine carioca e launeddas.