Allarme legge urbanistica, trasporti e concorrenza per il futuro del turismo in Sardegna. Si rischia il calo di presenze e di occupazione. A lanciarlo sono stati Confcommercio e Federalberghi, a margine di un incontro sui dati per la stagione stiva appena iniziata.

“Preoccupa- ha detto il presidente regionale di Confcommercio, Alberto Bertolotti – la non programmazione dei voli: oltre il 27 ottobre la continuità territoriale si è fermata. E stiamo già subendo i primi contraccolpi sull’ attività convegnistica e congressuale. Ci sforzi di privati e di regione, ma senza la continuità territoriale è difficile andare avanti. Tutto questo a dispetto dei trenta efficacissimi esempi di continuità territoriale”.

Nel mirino anche il batti e ribatti sulla legge urbanistica. “Cosa bisogna fare per la Sardegna? – si è chiesto Bertolotti – Rendere le nostre strutture competitive. Come? Smettere di cincischiare sulla legge urbanistica, ad esempio su un unico articolo, il 31, ora il 35, che riguarda gli interventi entro i trecento metri. Noi chiediamo un adeguamento alle necessità di competitività. Non cemento, ma adeguamento. La pianificazione dei litorali deve essere un altro punto fermo, bisogno cristallizzare per le imprese balneari la possibilità di diventare più adeguate alle richieste di qualità piuttosto che consentire ai comuni di adeguarsi a linee guida che hanno già subito sette modifiche”.

Anche Federalberghi attacca. “Nessuno chiede nuove strutture in riva al mare – ha detto il presidente regionale Paolo Manca – ma bisogna essere sempre più competitivi. C’è bisogno di una certezza normativa per l’imprenditore che vuole investire sul territorio. Noi non vogliamo arrivare ai livelli di Liguria ed Emilia Romagna. Vogliamo una regione che ricordi quello che siamo, a partire dal nostro ambiente. Ma abbiamo bisogno di chiarezza”. E la concorrenza incalza: “Soprattutto nel nord Africa – ha detto Bertolotti – Paesi come Algeria e Tunisia si stanno riprendendo e stanno investendo anche per i prossimi anni”.