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“Commissariare il Comune di Cagliari”. E’ la richiesta “urgente e indifferibile” avanzata al presidente della Giunta Regionale della Sardegna, Francesco Pigliaru e all’Assessore Regionale dell’Ambiente Donatella Spano, dal Comitato ‘Rumore no Grazie’,da anni impegnato nella difesa dei cittadini nei quartieri storici della Marina, Stampace e Castello contro la movida notturna.

La richiesta nasce “dalle gravi inadempienze del Comune di Cagliari che dal 2013 si trova di fronte ai rilevamenti fonometrici dell’Arpas sull’inquinamento acustico dei quartieri di Stampace e Marina e all’obbligo inderogabile dell’adozione di idonei Piani Di Risanamento Acustico. Adozione necessaria –spiega Enrico Marras,presidente del Comitato – quale rimedio all’aggressione alla salute e alla vita delle persone: il rumore uccide ed è causa di malattie gravi e invalidanti e di morte prematura, ammonisce di continuo l’Organizzazione Mondiale della Sanità. Ma tanto non basta per smuovere gli amministratori locali che hanno minore considerazione della vita di un bambino che della voglia di bere, scherzare e urlare di chi aspetta l’alba – prosegue Marras -, bivaccando sotto le finestre dei residenti su tavoli posizionati per strada in aperta violazione della normativa sanitaria in materia di inquinamento acustico e del Piano Acustico Comunale. Un illustre sconosciuto, il Piano, che nessun Assessorato applica. Altrimenti non avremmo inquinamento acustico”.

Secondo il Comitato si tratta di “una condizione di malasanità destinata ancor più ad aggravarsi dopo l’approvazione del nuovo Regolamento sulla concessione del suolo pubblico per mescita e ristorazione. Regolamento sul quale non siamo stati sentiti e che consideriamo irragionevole, illogico e contraddittorio come abbiamo scritto nel nostro Appello al Presidente della Repubblica. All’inettitudine del Comune di Cagliari la Giunta Regionale avrebbe dovuto reagire nei modi e nei tempi previsti dalla normativa di merito, avviando senza indugio e reticenze le procedure della nomina di Commissariamento del Comune di Cagliari a tutela dell’integrità fisica delle persone e dell’ambiente. Ancor più quando gli Uffici della Regione hanno riconosciuto per Stampace e Marina lo stato di emergenza sanitaria”.

Marras sostiene che “il commissariamento del Comune di Cagliari non è un potere discrezionale della Giunta Regionale ma un obbligo inderogabile violato da anni dal Presidente della Giunta Regionale e dall’Assessore Regionale dell’Ambiente che hanno dimostrato una deprecabile insensibilità di fronte alle vittime dell’inquinamento acustico: atteggiamento da cui possono conseguire anche responsabilità civili e penali. E’ una situazione insostenibile –prosegue – che sta aprendo la via ad azioni giudiziarie: a giorni è attesa una sentenza di richiesta di danni al Comune di Cagliari”.

La Regione “non può continuare a chiudere gli occhi di fronte a una situazione grave che è fonte di sofferenze per i cittadini. Situazione che determina una palese violazione dell’Art. 32 della Costituzione come ha scritto il Tribunale Amministrativo nella Sentenza di condanna del Sindaco di Cagliari (gennaio 2015). Dal 2015 attendiamo invano un incontro, richiesto più volte e mai fissato, col Presidente della Giunta Regionale e con l’Assessore Regionale dell’Ambiente: una imperscrutabile cultura civile e politica evidentemente ha impedito che ciò si avverasse”, conclude Marras.