Prenderà il via il 5 ottobre il processo in abbreviato a Francesco Papete, direttore dello stabilimento Syndial, società del gruppo Eni proprietaria del pontile dell’ex Rumianca di Macchiareddu (Cagliari).
Nove giorni più tardi, in Tribunale, inizierà invece il dibattimento nei confronti dell’armatore toscano Fabrizio Freschi, 73 anni di Piombino, del capitano della motonave Etrusco, Arcangelo Africa, 67 anni di Brindisi, e dei dirigenti della società “Formula servizi”, Cristina Marzocchi e Ilaria Melandri, rinviati oggi a giudizio dal Gup del Tribunale di Cagliari Giuseppe Pintori, che ha accolto le richieste formulate dal pm Emanuele Secci per la morte – avvenuta il 23 dicembre 2014 – dell’operaio Alberto Manca, 44 anni di Capoterra, ed il ferimento del compaesano Fabrizio Vacca, 45 anni. I due dipendenti della “Formula servizi” erano rimasti coinvolti in un drammatico incidente sul pontile dell’ex Rumianca, mentre riempivano di acido solforico le cisterne della motonave Etrusco. Avevano appena finito di caricare l’acido quando persero l’equilibrio cadendo da circa due metri.
L’inchiesta del pm Secci aveva portato all’iscrizione nel registro degli indagati di alcuni dirigenti delle società con l’ipotesi di omicidio colposo, ma successivamente sono stati chiamate in causa anche le stesse società con gli amministratori per presunte violazioni delle norme di sicurezza sul lavoro degli operai.