“Basta guardrail killer”. E’ il motto dell’Associazione motociclisti incolumi che oggi si è riunita sotto i portici del palazzo del Consiglio regionale dove, con il capogruppo di Fratelli d’Italia Paolo Truzzu, è stata illustrata la mozione salva centauri presentata mercoledì scorso proprio da Truzzu con il collega Gianni Lampis e approvata all’unanimità dall’Aula.

“Siamo qui per promuovere la mozione che consentirà di installare in tutte le strade sarde dei guardrail che, invece di diventare tagliole anche in caso di urto a 30 chilometri orari, hanno una fascia inferiore che permette di respingere il corpo di chi va a sbattere, di salvargli la vita e magari di evitare mutilazioni”, ha spiegato Truzzu ricordando i recenti incidenti costati la vita a cinque motociclisti. La spesa prevista per la sistemazione non è così alta.

“Siamo nell’ordine dei 50 euro a metro quadro – continua – una spesa che consente di salvare potenziali vittime e di risparmiare dei soldi per il sistema socio sanitario”. Secondo i dati dell’Ami, dal 2011 al 2016 si sono verificati in Sardegna 637 incidenti mortali e 164 hanno visto vittime i centauri. Tra questi ultimi, in 40 sono deceduti nell’impatto con guardrail o pali. “Sinora i salva motociclisti sono già stati sistemati negli svincoli e nelle curve più strette della Sassari-Olbia – ha sottolineato il referente sardo di Ami, Michele Vacca – la strada è predisposta, quindi potrebbero essere installati anche in altri punti”.