Sono state ritrovate questa mattina a Bancali, alla periferia di Sassari, due delle auto con cui è fuggito il commando ieri notte dopo aver fallito l’assalto armato al caveau della Mondialpol a Sassari. Le due macchine, una station wagon e un furgoncino, sono state date alle fiamme introno alle 5,30 nelle campagne della borgata a pochi chilometri dalla città.

È possibile che la banda di malviventi, composta da 10 o 12 elementi, abbai passato la notte nascosta nelle campagne non lontano dalla sede della Mondialpol per poi allontanarsi alle prime luci del giorno. Polizia e carabinieri accorsi ieri notte in via Caniga, sede dell’istituto di vigilanza che trasporta valori, stanno visionando le immagine registrate dalle telecamere di videosorveglianza della zona e dell’istituto.

Nelle riprese si vede il commando che arriva a bordo di più auto e un escavatore – usato come ariete per abbattere recinzioni e muri – che si scaglia a tutta velocità contro il cancello. Poi sono entrati in funzione i sistemi di protezione passivi installati nell’edificio con allarmi e fumogeni. I banditi, armati di “Kalashnikov” Ak-47 e fucili automatici hanno aperto il fuoco contro la sede della Mondialpol dove erano asserragliati gli agenti di custodia che hanno risposto al fuoco. Quindi la fuga dei rapinatori, che per coprirsi la ritirata hanno incendiato un’auto, e l’arrivo degli agenti della Squadra mobile e dei carabinieri, avvisati dagli allarmi.

In tutta la provincia è scattato da ieri notte il piano antirapina delle forze dell’ordine, con posti di blocco lungo tutte le strade, mentre gli esperti della scientifica stanno analizzando ogni minima traccia lasciata sul posto dai banditi.

Sassari, fallisce assalto alla Mondialpol: banditi scappano senza bottino