“Il presidente comprerà la stoffa e io farò il sarto, non ho un’idea di basket precostituita, vogliamo divertire, vincere più possibile e stare tra le migliori”. Vincenzo Esposito, nuovo coach della Dinamo Banco di Sardegna Sassari, non ha paura. “Alle responsabilità sono abituato da ragazzino, questa sfida mi ispira, mi intriga e non mi spaventa”, annuncia l’allenatore scelto da Sassari, che oggi l’ha presentato nella club house societaria. Il feeling è già ottimo.

Le sue parole servivano per rimotivare l’ambiente: dopo il triplete di tre anni fa, Sassari ha vissuto troppi alti e bassi emotivi. “Sono pronto a dare tutto e a pretendere tutto dai giocatori, si va in campo a dare l’anima, identificandosi con la maglia – dice – la vivevo così da giocatore, continuo a viverla allo stesso modo”. A Sassari non tutti hanno resettato il miracolo del 2015. “Non può capitare tutti i giorni, è stato il frutto dell’organizzazione, ma non è programmabile – afferma Esposito – vogliamo avvicinarci più possibile, vogliamo stare in alto, ma essere nelle prime otto, nelle prime quattro o vincere non è preventivabile del tutto”.

Anche perché, spiega il nuovo coach, “dopo che si vince, non bisogna confondere l’entusiasmo con le pressioni, è controproducente”. Sull’Europa, Esposito ha la sua idea. “Può aiutare a proporsi a giocatori e sponsor – argomenta – ma solo se si è certi che non si va a fare figuracce”. Sul piano tecnico, “pensiamo al 6+6, ma dobbiamo ancora valutare – prosegue – ci sono molti giocatori sotto contratto, ma va tutto considerato in base alla nostra idea”. Perché, chiarisce, “vogliamo gente seria e motivata, consapevole del proprio ruolo, che sa di giocare per una società ambiziosa. Questo – ribadisce – è un club storico, sceglieremo in base alle motivazioni e i desideri di ognuno”. A margine della conferenza stampa del nuovo tecnico, l’ex viceallenatore Giacomo Baioni ha annunciato l’addio “per motivi strettamente personali”.