Tutti rinviati a giudizio il 19 ottobre davanti alla seconda sezione penale del tribunale di Cagliari, tranne il sindaco di Alghero, Mario Bruno, che ha chiesto e ottenuto di essere processato con il rito abbreviato il 18 ottobre. Si è chiusa così, davanti al Gup Roberto Cau, l’udienza preliminare nei confronti dei trenta ex consiglieri regionali del centrosinistra, accusati di peculato aggravato nell’ambito dell’inchiesta sui fondi destinati ai gruppi nella XIII legislatura, dal 2004 al 2009. Si tratta degli allora esponenti di Ds, Progetto Sardegna e Margherita per i quali il pm Marco Cocco aveva chiesto il rinvio a giudizio al termine di una lunga e complicata indagine, finita anche con alcune archiviazioni. Concluse le arringhe dei difensori, il Gup si è ritirato in camera di consiglio uscendo a fine mattinata.
A processo andranno Antonio Ignazio Calledda (la Procura gli contesta spese per 275 mila), Siro Marrocu (174 mila), Chicco Porcu (172 mila), Giuseppe Cuccu (170 mila), Mario Bruno (46 mila, come detto in abbreviato sempre davanti al giudice Cau), Antonio Biancu (quasi 97 mila euro), Nazareno Pacifico (94 mila euro), Alberto Sanna (83 mila euro), Vincenzo Floris (82 mila euro), Silvio Lai (81 mila), Giovanni Battista Orrù (80 mila), Angelina Corrias (quasi 80 mila euro), Salvatore Mattana (79 mila), Giacomo Spissu (79 mila), Giuseppe Matteo Pirisi (78 mila), Renato Cugini (70 mila), Francesco Sabatini (56 mila), Alessandro Frau (54 mila), Gavino Manca (52 mila), Mariuccia Cocco (48 mila), Stefano Pinna (42 mila), Gianluigi Gessa (42 mila), Simonetta Sanna (42 mila), Elia Corda (39 mila), Carmelo Cachia (35 mila), Giommaria Uggias (28 mila), Beniamino Scarpa (25 mila), Giovanni Giagu (23.600 euro), Giovanni Tocco (17 mila) e Tarcisio Agus (4500 euro).