Amministratori, sindacalisti, associazioni di categoria, operatori e cittadini comuni: tutti uniti contro il blocco del cantiere, sul quarto lotto della nuova Orientale Sarda, nel tratto Tortolì – Bari Sardo. Una mobilitazione che ha portato alla manifestazione al bivio tra Bari Sardo e Loceri, con i 22 sindaci ogliastrini che hanno convocato i consigli comunali straordinari. Un grido di dolore dell’Ogliastra affinché i lavori, iniziati sulla statale da oltre 30 anni e bloccati di nuovo per un contenzioso dell’impresa appaltante che ha in corso una procedura di fallimento, vadano avanti e si concludano nei tempi previsti.
“E’ essenziale la riapertura immediata del cantiere su una strada strategica per l’Ogliastra – ha detto il sindaco di Tortolì Massimo Cannas – In questa fase vigileremo affinché chi ha competenza, dall’Anas, alla Regione, al ministero dei Trasporti, intervenga per riavviare il lotto. L’opera è anche importante anche per i circa 32milioni, che devono essere spesi nel territorio”. “Da oggi non arretreremo di un centimetro – ha detto Ivan Mameli sindaco di Bari Sardo – La statale deve essere completata entro 2019 così come stabilito”. Il sindaco di Girasole Gianluca Congiu ha spiegato che “la protesta di oggi resta in piedi. Auspichiamo che la ditta esca dalla sofferenza.
Dopo l’incontro con l’Anas siamo ottimisti sulla riapertura della strada”. I sindaci infatti hanno incontrato i vertici Anas, che hanno dato rassicurazioni agli amministratori per uscire dall’impasse.”E’ inaccettabile che un’arteria stradale la cui progettazione è iniziata 35 anni fa, stia vivendo ancora vicissitudini come questa – ha commentato Giacomo Pani segretario generale della Cgil Ogliastra. – L’Anas prenda in mano la situazione e dia una risposta a 57mila ogliastrini che aspettano”. E Maurizio Piras della Cisl ha chiesto all’Anas “se intende rescindere il contratto con l’impresa appaltante oppure se intende affidare i lavori ad altra impresa che eventualmente subentrerà acquisendo il ramo dell’azienda principale”.