Serviranno altri due mesi per trascrivere la mole di intercettazioni telefoniche e ambientali del maxi-processo per gli assalti ai portavalori in Sardegna. Per questa ragione, il collegio presieduto dalla giudice Ermengarda Ferrarese ha rinviato l’udienza al 23 luglio, concedendo rinforzi al team di periti che da mesi sta lavorando alle ore e ore di registrazioni captate dalle microspie della Direzione distrettuale antimafia.

La presidente, prima di concedere i 60 giorni, ha però sottolineato che una decina di imputati sono da tempo in custodia cautelare in carcere – con i termini in proroga – e dunque proprio per questo è necessario che venga data priorità assoluta alle intercettazioni.

Alla sbarra ci sono 11 imputati detenuti e altri 17 tra domiciliari e indagati a piede libero, accusati a vario titolo di associazione per delinquere e un discreto numero di rapine compiute in varie zone della Sardegna a furgoni portavalori, alcuni con bottini milionari. Tra gli imputati c’è anche l’ex vice sindaco di Villagrande Strisiali, in Ogliastra, Giovanni Olianas, considerato tra i capi della banda. Il 23 luglio si torna in aula con udienza al mattino e al pomeriggio.