“Mentre Trump prepara lo spostamento dell’ambasciata statunitense a Gerusalemme prevista per il 14 maggio e mentre Israele reprime con violenza spropositata (più di 40 morti e oltre 5.000 feriti finora) la grande mobilitazione della popolazione di Gaza per rivendicare i propri diritti che prosegue dal 30 marzo, il Giro d’Italia conferma la “Grande Partenza” da Israele il 4 maggio”, affermano gli organizzatori del Movimento italiano per il boicottaggio, disinvestimento e sanzioni contro Israele.
“Il Giro d’Italia in questo modo si rende complice delle politiche israeliane di occupazione militare, di colonizzazione e di apartheid nei confronti dei palestinesi”… “Un evento sportivo che dovrebbe ispirarsi ai valori della solidarietà, lealtà e fratellanza tra i popoli sarà dunque strumentalizzato e svuotato del proprio significato, trasformandosi in un atto di aperto sostegno alle politiche del governo israeliano”, denuincia il Bds.

“L’Uci, l’organismo mondiale per il ciclismo, ha mantenuto la testa saldamente nella sabbia, rifiutandosi di prendere misure per assicurare che il ciclismo non sia complice dell’oppressione israeliana dei palestinesi, ora spetta a noi rovinare la festa e costringere il Giro a un bagno di realtà”, prosegue la nota.

“Venerdì 4 maggio, mentre milioni di persone in tutto il mondo seguono la gara, pioveremo sulla parata., cerchiamo di rovinare le “celebrazioni” di 70 anni di espropriazione palestinese, condividendo i tweet, video, meme con gli hashtag #ShameOnGiro e #Giro101”, concludono gli organizzatori della protesta.