“I due compiti richiedono dedizione e passione a tempo pieno e questo non mi consente di poter adempiere a entrambi, contestualmente, con la necessaria attenzione e responsabilità”.
È la motivazione con cui il vicesindaco e assessore dei Lavori pubblici di Alghero, Raimondo Cacciotto, ha ufficialmente rassegnato le proprie dimissioni. Trentanove anni, da sempre vicino al sindaco Mario Bruno, entrerà a far parte del gruppo del Pd in Consiglio regionale al posto di Gavino Manca, eletto in Parlamento. Cacciotto è entrato nell’Assemblea di via Roma come secondo dei non eletti; il primo, Valerio Meloni, ha già preso il posto di Salvatore Demontis, che si è dimesso per diventare direttore del Consorzio industriale provinciale.
Il suo approdo nel gruppo del Pd in Consiglio comunale conferma l’anomalia della situazione di Alghero: farà parte infatti del gruppo pur non essendo tesserato, così come tutti gli ex dirigenti e militanti del partito che nel 2014 si “ammuttinarono” per sostenere la candidatura di Bruno contro le indicazioni dei vertici cittadini, provinciali e regionali del partito. Oggi la situazione è solo apparentemente più fluida, e il posto lasciato libero dall’addio di Raimondo Cacciotto potrebbe servire per rasserenare gli animi. Così potrebbe essere letto il passaggio della lettera di dimissioni in cui l’ormai ex vicesindaco dice al primo cittadino che “pur non essendo chiara la sussistenza di cause di incompatibilità, ritengo mio dovere riconsegnarti le deleghe affidatemi al fine di consentirti in tutta libertà di trovare nuove condizioni politiche per dare continuità all’azione amministrativa”.
Per il resto Cacciotto ringrazia per l’opportunità avuta, elogia la struttura e si dice “sicuro che un nuovo assessore porterà in dote rinnovato entusiasmo e la carica necessaria per portare a termine il mandato”.