L’immigrato del Gambia fermato con l’accusa di terrorismo avrebbe ammesso di aver ricevuto la richiesta di lanciarsi con un’auto sulla folla, sostenendo però di non voler dar corso all’attentato. L’uomo si chiama Alagie Touray, 21 anni, ed era sbarcato a Messina con altre centinaia di migranti il 22 marzo 2017. Da un anno risiedeva a Pozzuoli (Napoli). E’ stato fermato venerdì scorso all’uscita della moschea di Licola. In un video su Telegram giura fedeltà al califfo Al Baghdadi, e in una chat chiedeva di pregare per lui perché “in missione”. Il 24 il gip ha convalidato il fermo ed emesso a suo carico un’ordinanza di custodia cautelare con l’accusa di partecipazione ad un’associazione terroristica denominata ‘Islamic State’ o ‘Daesh’. I dettagli dell’operazione sono stati illustrati in una conferenza stampa cui hanno preso parte tra gli altri il procuratore di Napoli Giovanni Melillo, il capo della polizia Franco Gabrielli, il questore di Napoli Antonio De Iesu, il comandante del Ros Pasquale Angelosanto.

 

Terrorismo, arrestato un migrante