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“La mia generazione ha avuto la fortuna di crescere nella democrazia, di compiere gesti di tutti i giorni a cui non diamo peso, come acquistare e leggere un giornale o i libri che vogliamo, esprimere opinioni e manifestare dissenso. Partecipiamo ad attività sociali e culturali, possiamo aderire a partiti, sindacati, votare liberamente per scegliere i nostri amministratori. Sotto il regime fascista la libertà di pensiero, di associazione, di stampa, la possibilità di costituire partiti e di manifestare erano vietate e chi si oppose al regime fu vittima di una violenza inaudita. Spetta oggi a noi e ai giovani far sì che queste conquiste non siano disperse, siano consolidate e non date per scontate”.

Lo ha dichiarato il presidente del Consiglio regionale, Gianfranco Ganau, intervenendo questa mattina alle celebrazioni per il 25 aprile, organizzate dal comune di Sassari a Palazzo Ducale, in collaborazione con l’Anpi, l’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia. Il massimo rappresentante dell’Assemblea sarda ha sfilato poco prima insieme al corteo di cittadine e cittadini, associazioni e gruppi combattentistici e d’arma dall’Emiciclo Garibaldi sino al cortile interno del palazzo dove, come di consueto, è stata deposta anche la corona commemorativa della presidenza del Consiglio regionale ai piedi della lapide celebrativa.

Ganau ha citato la celebre frase di Piero Calamandrei, giurista, scrittore politico e padre costituente “la libertà è come l’aria…ci si accorge di quanto vale quando comincia a mancare….” pronunciata nel 1955 nel suo discorso agli studenti milanesi. “Dopo 60 anni le sue parole andrebbero lette ogni giorno – ha detto Ganau – per ricordarci che la nostra democrazia va continuamente alimentata, attraverso battaglie in difesa della solidarietà, della giustizia sociale e del rispetto della persona umana. Oggi affrontiamo un periodo di grandi incertezze a causa della crisi economica, politica e di valori e per paura del terrorismo, ma questo non può impedirci di restare umani”.