“Ieri in Consiglio Comunale ho esposto come consigliera capogruppo del M5S, una mozione che proponeva al Sindaco e alla Giunta la possibilità di istituire la figura del Disability Manager, un ‘facilitatore creativo’ capace di interagire con le persone con disabilità, creare reti di supporto e raccordo per aiutare tutte le persone in difficoltà a vivere meglio la propria condizione di disagio. Immaginate la vostra situazione quando per una questione amministrativa, sanitaria o burocratica vi tocca fare il giro dell’oca tra diversi uffici, dirigenti e quant’altro per avere una risposta e possibilmente una soluzione”, così Patrizia Cadau, consigliera del M5S nel comune di Oristano.
“Ora immaginate di essere nella stessa situazione ma con l’aggravante di essere diversamente abili, anziani, più deboli e sofferenti, alle prese con barriere architettoniche, e una città ostile. La Mozione era una proposta che non intendeva ‘appesantire’ subito l’amministrazione con un numero in più a carico del personale (ci sono pure diverse associazioni di volontariato disponibili a collaborare). S’intendeva pensare ad un indirizzo politico, culturale, civico anche in prospettiva futura. S’intendeva impegnare il Sindaco e la Giunta ad una seria riflessione sulla disabilità e il disagio sociale per iniziare un percorso di sensibilità umana, di spessore civico – e prosegue – senza alcuna valida spiegazione la maggioranza ha bocciato la proposta, senza alcun intervento da parte di nessun consigliere, esattamente con lo stesso menefreghismo con cui venne bocciata la proposta di rivolgere maggiore impegno e misure di contrasto all’abuso di alcol da parte di giovani e giovanissimi, sempre presentata dalla sottoscritta. A quanto pare alla maggioranza questi temi non interessano. In Consiglio peraltro, i consiglieri sembrano militarizzati e chiusi in una strategia di silenzio non si capisce se per grave mancanza di sensibilità, incompetenza o semplicemente per partito preso”.
“Il tutto la dice lunga sull’indirizzo che questa Amministrazione sta portando avanti: in campagna elettorale, copiando il nostro ‘nessuno deve rimanere indietro’ si erano spacciati tutti per paladini dell’attenzione ai singoli, dell’inclusività, del dialogo, dello sviluppo – e conclude – invece vediamo peggiorare la nostra situazione, giorno dopo giorno: degrado, spopolamento, abbandono delle periferie, incuria, incapacità anche solo di curare il verde pubblico, questioni sociali rimosse”.
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