“Abbiamo avuto richiesta dalla procura di Livorno di avere gli atti, li abbiamo desecretati e li abbiamo messi a disposizione di tutte le procure. Adesso tocca alla magistratura valutare se questi elementi possano riaprire un percorso che porti almeno a riconoscere che quella verità giudiziaria non era la verità”.
Lo ha detto il presidente della commissione parlamentare d’inchiesta sulla Moby Prince, Silvio Lai (Pd) intervenuto oggi alla seduta speciale del Consiglio regionale della Toscana sulla tragedia di Livorno. “E’ la prima volta – ha detto Lai – che l’esito di una commissione parlamentare viene riportato in un Consiglio regionale, e non nascondo l’emozione. Per questo è giusto ripercorrere qui in aula la relazione della commissione anche se oggi è già conosciuta”.
Lai ha sottolineato l’importanza della “spinta” dell’Assemblea toscana e dei familiari delle vittime nell’istituzione della commissione d’inchiesta, che “aveva il dovere di approfondire le notizie e gli atti che i familiari avevano presentato”. “Non solo le segnalazioni fatte sono state in gran parte confermate – ha aggiunto – ma abbiamo anche trovato documenti che non erano emersi e che rappresentano una realtà che ha condizionato tutta l’inchiesta successiva”.