Aprivano falsi studi notarili per far firmare i compromessi di vendita di terreni che non erano di loro proprietà. Una serie di truffe, degne di pellicole cinematografiche come “La stangata”, è stata messa a segno da un 30enne di Quartu e un 42enne di Dolianova, denunciati dai carabinieri con l’accusa di associazione per delinquere finalizzata alla truffa. Almeno dieci le persone raggirate, ammonta invece a 50mila euro il “bottino” delle truffe messe a segno tra il 2016 e il 2017 in tutto l’hinterland di Cagliari. Sono in corso le indagini per individuare i complici.
I militari dell’Arma della Stazione di Quartu, coordinati dal maggiore Valerio Cadeddu, hanno ricostruito dettagliatamente la tecnica usata dai truffatori. Il 30enne si sarebbe finto agente addetto alla vendita di terreni edificabili nel territorio di Flumini di Quartu e Sant’Isidoro, pubblicando annunci su siti di vendite on line. Una volta contattato dal cliente, lo accompagnava al terreno, sul quale erano stati piazzati poco prima anche i cartelli “vendesi”, per mostralo e convincerlo all’acquisto. I veri proprietari degli appezzamenti non sapevano nulla. Lo offriva a prezzi stracciati, riuscendo facilmente a far cadere nella rete la vittima.
Ma per intascare il denaro i due avevano studiato una dettagliata messinscena. Aprivano falsi studi notarili a Cagliari o Dolianova, piazzando all’esterno targhe e nominativi sul citofono, poi facevano accogliere la vittima da segretarie fasulle. Infine il finto notaio faceva firmare il compromesso intascando la parcella e la percentuale pattuita con il documento: circa 5mila euro. Preso il denaro, dopo qualche giorno, smontavano tutto dallo studio e si rendevano irreperibili. E’ stata una delle vittima, nell’estate dello scorso anno, a denunciare la truffa. I carabinieri hanno avviato gli accertamenti, coordinati dal pm Paolo De Angelis, sfociate oggi nelle denunce.