La Sardegna continua a gridare il proprio No ad ospitare il deposito nazionale per le scorie nucleari. Dopo l’allerta lanciata dal Comitato NonucleNoscorie, che si è detto pronto a chiamare i sardi alla mobilitazione, si muove anche la politica con Forza Italia e il Progetto per l’Autodeterminatzione.
“Il Governo non osi sfidare la volontà espressa dal popolo sardo democraticamente con il referendum – osserva Ugo Cappellacci, deputato e coordinatore regionale di Forza Italia – Quasi 900 mila cittadini, pari al 97% dei votanti, hanno espresso la propria contrarietà alla realizzazione del deposito nella nostra terra. Non esiste nessun consesso e nessun conciliabolo che possa sostituirsi ad una comunità che nel suo insieme si è già pronunciata e ha detto un chiaro ‘No’ al deposito nella nostra isola. Questa mentalità malata per cui la nostra terra viene considerata come la destinazione di ogni ‘carico scomodo’ deve essere rimossa una volta per tutte dalle menti retrograde che ancora la praticano – attacca – Per la sua bellezza e la sua unicità la Sardegna deve essere considerata il luogo dove preservare il meglio, una sorta di ‘Arca di Noè, non la pattumiera d’Italia”.
Anche il portavoce di Progetto AutodetermiNatzione, Anthony Muroni, boccia l’ipotesi che l’Isola possa ospitare il sito nazionale per le scorie nucleari e “mobilita tutte le sue componenti, storicamente impegnate nella battaglia #nonucle”. “La nostra terra ha già pagato a caro prezzo le conseguenze della sovrabbondante presenza di servitù militari – prosegue Muroni a nome di Rossomori, Sardigna Natzione, Sardos, Liberu, Sardegna Possibile, Gentes, Comunidades e iRS – con tutti i danni che quest’ultime hanno causato al territorio, alla società, alla cultura, all’economia. A partire dall’inquinamento. I sardi non accetteranno a nessuna condizione l’ipotesi che l’Isola diventi anche una pattumiera radioattiva”