“L’enfant prodige di Forza Italia che di mestiere fa il presidente di un’associazione politica e che lo svolge per sentito dire, accusa l’amministrazione di voler spendere soldi pubblici per posizionare i cartelli antifascisti negli ingressi della città”. Il sindaco di Quartu Sant’Elena Stefano Delunas risponde ad Antonello Picci, l’ex capo di Gabinetto dell’amministrazione Contini, in merito alla polemica scoppiata dopo la notizia di una possibile spesa da parte della Giunta per la realizzazione di alcuni cartelli con la scritta ‘Quartu antifascista’.

“Non spenderemo soldi pubblici per questi cartelli” assicura Delunas. “Se fosse stato presente nel dibattito in consiglio comunale avrebbe capito che l’odg del consigliere comunale Casanova è stato approvato senza questo emendamento. Ciò dimostra che chi ha velleità di candidarsi sindaco per il centrodestra nel 2020 dovrebbe “vivere la città”. Ma cosa pretendo poi. Non l’ha vissuta neanche quando era capo di gabinetto dell’ex sindaco Contini”.

“Inoltre – conclude – se dovessimo spendere soldi pubblici per intitolare una via o una piazza, la intitoleremo così: “Quartu, città aperta, in ossequio alla Costituzione Italiana”. Caro Antonello Picci, non abbiamo paura che torni “Lui”. Abbiamo semmai paura che torni tu a fare l’amministratore pubblico anche come semplice consigliere comunale. Tant’è che da assessore al personale sei durato appena una settimana”.