“Siamo preoccupati soprattutto per quanto riguarda il mondo dell’agroalimentare sardo, in particolare il pecorino romano, che ha avuto in questi anni una forte espansione nel mercato statunitense”. Cosi’ il segretario regionale della Cna Sardegna, Francesco Porcu, commenta la decisione del presidente degli Stati uniti Donald Trump di imporre dazi commerciali sull’acciaio e alluminio provenienti dall’estero.

“È vero che al momento si parla di acciaio e alluminio, ma quando si innescano guerre commerciali e si mettono in campo ritorsioni reciproche, i contraccolpi finiranno per essere pesanti- spiega Porcu-. Sia per il nostro Paese, che ha livelli di export nel mercato americano pari a circa 39 miliardi di euro, sia per la Sardegna”. Per quanto riguarda l’isola, in base al rapporto pubblicato a marzo dell’anno scorso dalla Cna (quello del 2018 sul 2017 e’ previsto tra pochi giorni), il valore delle esportazioni sarde negli Usa sull’attivita’ manifatturiera, escluso il petrolio, si attestava nel 2016 a 130 milioni di euro (146 milioni nell’anno precedente). Per quanto riguarda l’industria agro-alimentare, 101,12 milioni di euro (116,52 nel 2015).

“L’anno scorso siamo andati male- sottolinea Porcu- ma quest’anno i dati dovrebbero essere positivi, ecco perche’ guardiamo con preoccupazione a queste misure protezionistiche. Finora gli Stati Uniti erano i campioni del libero mercato- conclude- e sappiamo bene che le guerre commerciali creano conflitti tra gli Stati, e spesso sono la premessa per conflitti veri e propri”.

Fonte: Agenzia Dire