I carabinieri della stazione di Olmedo hanno arrestato un uomo di etnia rom, di 35 anni, accusato di violenza tra le mura domestiche. I militari sono intervenuti su sollecitazione di alcuni vicini, spaventati per le urla e gli strepiti che provenivano dall’appartamento in cui l’uomo vive insieme alla moglie, anche lei rom, di 26 anni, e ai loro sei figli, che hanno dai quattro ai 12 anni e che hanno assistito al litigio.

Proprio nella giornata internazionale della donna, i carabinieri hanno dovuto constatare che la vittima era stata colpita con calci e pugni, di cui portava i segni, e poi sbattuta fuori dalla porta di casa. Da quanto si apprende, la coppia non ha precedenti né un passato particolarmente agitato. Dopo la chiusura del campo nomadi all’Arenosu, il parco urbano alle porte di Fertilia, i rom che ci vivevano sono stati presi in carico dal Comune di Alghero che, attraverso i servizi sociali, ha avviato un progetto per il loro inserimento nel tessuto cittadino.

La giovane famiglia ha trovato casa in un quartiere di Olmedo di recente istituzione, a pochi passi dalla stazione ferroviaria. Ultimamente le cose tra i due non andavano troppo bene e i litigi si erano fatti sempre più frequenti, ma mai sinora erano sfociati in atti di vera e propria violenza domestica. La donna è stata trasportata all’ospedale civile di Alghero, dove è stata medicata e giudicata guaribile in sette giorni.

L’arrestato, difeso dall’avvocato algherese Danilo Mattana, ieri si è visto convalidare dal giudice Salvatore Marinaro il provvedimento eseguito dai carabinieri. In attesa del processo fissato per martedì prossimo, il tribunale ha disposto nei suoi confronti l’allontanamento da casa, il divieto di avvicinamento alla parte offesa e ai luoghi che frequenta e il divieto di dimora a Olmedo.