panchina rossa
foto di repertorio

Diverse panchine rosse nei parchi cittadini, con il contributo operativo degli studenti delle scuole cittadine, e una sala di rilievo per lo svolgimento dell’attività istituzionale, al primo piano del Palazzo Municipale, dedicata a due giovanissime donne vittime di femminicidio. Quartu onora così l’8 marzo, giornata delle donne. Quest’anno, in particolare, l’Amministrazione si è voluta concentrare sulla sensibilizzazione della cittadinanza contro la violenza di genere.

La data dell’8 marzo è stata scelta ormai quasi un secolo fa per celebrare la Giornata internazionale della donna. È una giornata utile a ricordare le conquiste sociali, economiche, politiche, ma anche le discriminazioni e le violenze di cui le donne sono state e sono ancora oggetto in tutti i Paesi del mondo. L’Amministrazione comunale quest’anno ha quindi voluto puntare sulle iniziative utili a dare impulso alla campagna di sensibilizzazione sul tema del femminicidio e sulla crescita della coscienza collettiva da parte degli uomini in merito a quello che è il ruolo della donna, oggi così come in passato.
L’Amministrazione comunale ha chiamato all’azione i vari istituti cittadini in un progetto volto appunto all’educazione, alla memoria e alla prevenzione. I giovani studenti degli istituti comprensivi e delle Superiori, coordinati dall’Assessorato alla Pubblica Istruzione e da quello ai Servizi Tecnologici, hanno avuto incarico di pitturare di rosso una panchina di un parco o di una piazza quartese, nella settimana tra il 5 e il 10 marzo, ma per le avverse condizioni atmosferiche l’evento è slittato alla settimana successiva.

L’idea riprende il percorso di sensibilizzazione e di informazione lanciato dagli Stati Generali delle Donne, nella quale si era appunto pensato di installare una panchina rossa in ogni Comune, come monito contro la violenza sulle donne e in favore di una cultura di parità. Sono così state individuate alcune location tra le più significative per Quartu, dove poter verniciare una panchina di rosso, un colore che ben identifica la campagna.
Queste nel dettaglio le panchine scelte dall’Amministrazione per l’iniziativa degli studenti quartesi:
Parco del Popolo Kurdo – panchina ubicata nei pressi di via Malta;
Piazza Don Pala – panchina lato viale Colombo in prossimità della rivendita di giornali;
Parco Matteotti – panchina centrale sul lato destro entrando da via G. Marconi;
Via dei Nasturzi – panchina da installare a cura del cantiere comunale sulla piazza antistante la chiesa di Santa Maria degli Angeli;
Parco Andrea Parodi – seconda panchina sulla destra entrando da via Sant’Andrea;
Parco Europa – panchina area giochi fronte ingresso centrale sulla via Germania;
Piazza IV Novembre – panchina fronte ufficio postale;
Piazza Mons. Angioni – panchina fronte scuola Media;
Piazza Santo Stefano – a scelta della scuola, qualunque panchina può essere adatta allo scopo;
Via Marconi – panchina fronte via Maxia ubicata prima del pannello pubblicitario luminoso.

“La panchina rossa resterà ogni giorno presente nei parchi e nelle piazze del territorio quartese come monito per la difesa dei diritti delle donne e contro il femminicidio – spiega il Sindaco Stefano Delunas -. È infatti un piccolo ‘monumento’ civile, di significato immediato, un’installazione permanente che intende rappresentare uno spazio idealmente occupato dalle donne cadute vittime di violenza. Inoltre, nel caso specifico, porterà con sé per sempre il valore aggiunto di aver coinvolto i più giovani: il modo migliore per fare comunità intorno ad una tematica, quella del femminicidio, purtroppo sempre attuale e alla portata di tutti”.

“Con l’occasione, in accordo con il Presidente del Consiglio Mauro Contini, annuncio che intitoleremo una sala del primo piano del Palazzo Municipale, utilizzata per le riunioni dei Consiglieri comunali, alla memoria di Alessia e Martina Capasso, giovanissime donne scomparse pochi giorni fa e vittime della furia del loro stesso padre. Abbiamo scelto queste due piccole donne per la tenerissima età e perché ultime vittime in ordine temporale di una furia omicida e incontrollabile che anche noi istituzioni dobbiamo provare a disinnescare con azioni di sensibilizzazione come queste” conclude il Primo Cittadino. La cerimonia è già programmata per la settimana prossima.