La commissione Riforme, “facendo seguito alle richieste unanimi dei capigruppo”, ha espresso il parere di merito sul disegno di legge sugli appalti. Lo annuncia il presidente del parlamentino, Francesco Agus, sottolineando però che “dopo tanta attesa”, c’è il rischio di “approvare una legge figlia della fretta elettorale, monca e da correggere in un secondo momento perché non pienamente rispettosa delle norme statali sulle società in House e sul personale o perché lontano dalle esigenze dei Comuni”.
“Su temi come questo – fa presente Agus – è utile e necessario il confronto con gli enti locali”. “L’ultima volta che la Regione ha legiferato in materia (2007, ndr) – conclude – quella legge fu quasi completamente impugnata dal Governo. Sarebbe stato giusto programmare un ciclo di audizioni. In assenza di questo, credo sia doveroso attendere quantomeno il pronunciamento del Cal”. Soddisfatto del passo avanti il capogruppo del Partito dei Sardi, Gianfranco Congiu, che nei giorni scorsi assieme ai vertici del partito aveva sollecitato la ripresa della discussione della legge.
“Si tratta – ha spiegato – di una legge organica che introduce elementi di semplificazione e snellimento delle procedure, migliora la qualità della progettazione e della programmazione, individua opere strategiche, tutela i giovani progettisti, garantisce i subappaltatori di fronte alle prepotenze dei grandi appaltatori, migliora l’Osservatorio delle Opere pubbliche, istituisce il responsabile del Progetto. Se prima un appalto si presentava come una sommatoria di fasi indipendenti – ha aggiunto – la nuova legge mira ad integrarle e a renderle funzionali al risultato, sia che si tratti di un’opera pubblica o di un servizio o di una fornitura”.