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Presentazione delle liste di Casa Pound all’Exma per le elezioni del 4 marzo dopo il balletto di autorizzazioni negate e poi rilasciate. E cerimonia, subito dopo – e a una decina di metri di distanza -, per i martiri delle foibe nella piazza dedicata alle vittime degli eccidi del dopoguerra tra Italia ed ex Jugoslavia. Due appuntamenti che hanno allertato le forze dell’ordine per evitare eventuali contatti con appartenenti a movimenti antifascisti o di sinistra.

Da questa mattina tutto il quartiere è stato presidiato da carabinieri e polizia con particolare attenzione alle strade di accesso allo spazio culturale di via San Lucifero e a piazza Martiri delle foibe. Nessun incidente o momenti di tensione. Un gruppo di donne con un cartello che probabilmente voleva mostrare la sua contrarietà alla manifestazione per le vittime delle foibe è stato fermato all’ingresso di via San Lucifero dalla parte di via Sonnino.

La cerimonia, organizzata dal comitato 10 febbraio si è svolta regolarmente. “Una pagina sporca del dopoguerra – è stato detto al microfono durante le fasi iniziali della manifestazione – che ancora molti negazionisti o revisionisti vogliono negare. Si trattava di migliaia di persone buttati vivi nelle cavità solo perché italiani”. Tanti i tricolori sventolati durante la manifestazione. Esposta anche una maxi bandiera con la scritta “Pola, Fiume e Zara”, i nomi delle città entrate dopo la seconda guerra mondiale a far parte della ex Jugoslavia. Presente per il Comune di Cagliari l’assessore agli Affari generali, Danilo Fadda.

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