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“A Nuoro non si è trattato di applicare la nuova legge sul biotestamento ma di un caso di eutanasia”. Lo afferma il partito politico Popolo della Famiglia Sardegna, commentando il caso di Patrizia Cocco, la donna malata di Sla che ha deciso per la rinuncia alla ventilazione meccanica e per l’inizio della sedazione palliativa profonda.

“Le vicende personali e familiari – si legge in un comunicato – non possono mai essere utilizzate a fini politici e quindi il Popolo della Famiglia intende distinguere nettamente il piano personale e familiare dal piano della politica, della formazione e della critica legittima a leggi ingiuste e contro l’uomo” . Per queste ragioni, il Popolo della Famiglia Sardegna denuncia il fatto che il caso di Nuoro, è chiaramente il primo caso nazionale di “Morte per Legge”, attraverso un atto eutanasico”.

Il Coordinatore regionale, avv. Alberto Agus, Capolista alla Camera per il Sud Sardegna, sottolinea la netta diversità tra “l’autodeterminazione” del singolo cittadino e la “realizzazione del suicidio” di Stato. “La difesa e protezione della vita di ciascuna persona, ancor di più se vissuta in una condizione di estrema debolezza, è battaglia politica fondamentale per questo movimento politico. La legge sulle Dat, è stata approvata, anche se in misura differente, da tutti i partiti presenti in Parlamento, sinistra e destra, solo il Popolo della Famiglia potrà fare da argine alla deriva della cultura della morte”.