Corteo di 100 trattori tra Arborea e Santa Giusta per lanciare un ultimatum alla Regione, davanti alla sede dell’Argea, l’agenzia per i pagamenti in agricoltura. “Vogliono farci morire ma non glielo consentiremo. Se non arrivano risposte ripartiamo subito con iniziative anche più pesanti di questa”, promettono gli agguerriti uomini delle campagne.
Circa in 500, sotto le bandiere della Coldiretti, hanno sfilato in strada denunciando “l’immobilismo della Regione e delle sue agenzie di fronte alle questioni che stanno mettendo in ginocchio il sistema agricolo e zootecnico”. Sette i punti chiave della piattaforma rivendicativa illustrata dal presidente di Coldiretti Oristano Giovanni Marrubiu.
Nell’elenco ci sono i “ritardi biblici” nei pagamenti per il benessere animale e dei premi comunitari, il costo insostenibile dell’acqua, il crollo dei prezzi, la siccità e le calamità naturali, il problema della fauna selvatica. “Abbiamo creato fortissimi disagi con la nostra manifestazione – ammettano gli agricoltori – chiediamo scusa ai cittadini ma lo dovevamo fare e continueremo a farlo finché non arriveranno le risposte che aspettiamo”.