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Tre dei quattro campioni prelevati dai suini al pascolo brado abbattuti cinque giorni fa a Orgosolo, due in località Iserrai e uno a Biriddi, sono risultati positivi ai controlli sulla trichinella. Le analisi sono state effettuate nei laboratori dell’istituto zooprofilattico sperimentale. Venerdì scorso, 2 febbraio, i capi abbattuti dall’Unitá di progetto in collaborazione con la Prefettura e la Questura di Nuoro nella campagne di Orgosolo erano stati 81.

Allarme alimentare anche per l’uomo e appello lanciato della Regione per fermare l’allevamento brado. “Stop a pascolo brado e ad alimentazione di carcasse – ha detto l’assessore regionale della Sanità Luigi Arru facendo il punto sulla malattia – è dovere di tutti proteggere la salute e dare un’opzione per la crescita della nostra economia. Dobbiamo fare sistema: serve la collaborazione di tutti”. Incidenza della patologia? “Difficile dirlo – ha spiegato – perché spesso i sintomi non vengono ricondotti alla trichinellosi”.

Nelle settimane scorse, anche per la lotta alla peste suina, sono stati abbattuti maiali non solo a Orgosolo, ma anche ad Arzana, Baunei, Desulo, Talana, Urzulei e Villagrande. Ma i riscontri “positivi” sulla trichinellosi sono stati rilevati solo ad Orgosolo. “Ci dicono: state abbattendo capi sani – ha precisato Arru – ma non è vero: spesso gli animali sembrano sani, ma sono infetti e fonte di contagio. Non vogliamo creare terrore, ma stiamo facendo una azione per tutelare la salute”. Sempre a Orgosolo, a Fundales, lo scorso 14 gennaio, erano stati catturati dei cinghiali ed era stato ritrovato il parassita della trichinella.

Da quando è iniziata la campagna, lo scorso 8 dicembre, sono stati abbattuti 1.280. Tutto questo, nella zona della Barbagia-Ogliastra, in un contesto di circa 5.000-6.000 maiali allo stato brado. Anche se nelle ultime settimane si è riscontrata una diminuzione del numero degli animali. Riguardo la Peste suina africana, dalle ultime analisi sui campioni prelevati dai suini abbattuti lo scorso 2 febbraio, entrambe le campionature sono risultate sieropositive: 23 su 23 campioni (100%) e 6 su 13 (46%) sulla seconda.