“Non esiste alcuna base militare italiana segreta all’estero. La posizione di tutti gli insediamenti in cui operano i contingenti militari nazionali all’estero è pubblica in quanto comunicata al Parlamento in sede di approvazione delle missioni”. E’ quanto fa sapere il ministero della Difesa a proposito della notizia, riportata su Repubblica.it, secondo cui la posizione delle basi italiane all’estero è svelata dalla app di fitness Strava utilizzata dai soldati che fanno jogging.

Condividere online e sui social la propria attività fisica monitorata con smartphone e braccialetti “smart” tipo Fitbit può avere anche dei risvolti inaspettati e potenzialmente pericolosi: dai dati caricati su una mappa globale del fitness sono emersi dettagli su basi militari americane, presumibilmente svelati involontariamente dai gadget connessi dei soldati. Il caso, riporta il Washington Post, è stato sollevato da un ventenne australiano.

I dati arrivano dalla mappa online di Strava, piattaforma che utilizza dati satellitari per mappare i movimenti degli utenti, circa 27 milioni in tutto il mondo, che condividono durata e percorsi delle sessioni di footing ma anche dell’attività fisica che svolgono, ad esempio a piedi o in bici. Le informazioni non sono condivise in tempo reale ma mostrano l’attività accumulata tra il 2015 e settembre 2017, “illuminando” i percorsi più battuti. Negli Usa e in Europa la mappa è molto fitta, mentre in zone di guerra come l’Afganistan o la Siria è buio totale. O quasi, visto che si registrano dei picchi di attività in prossimità di luoghi che corrispondono a basi militari americane più o meno note, svelandone informazioni strategiche come l’esatta posizione o il perimetro. Presumibilmente le informazioni satellitari arrivano dagli stessi militari o da altri membri del personale delle basi che usano gadget per il fitness e che sono iscritti a Strava. Il colonnello John Thomas, portavoce del Comando centrale americano, ha detto al Washington Post che il caso è all’attenzione delle forze armate.