I professori e la croce addosso, in paese che proprio non riesce a dimostrare rispetto e bellezza in nessuna occasione.
Eppure una bella storia di scuola di oggi la voglio raccontare. La scena è sul primo volo da Cagliari a Milano. Ha protagonista una professoressa che, insieme ad altri colleghi del Convitto di Cagliari, porta una terza media a Torino. Ragazzini educati e professori in gamba. Si vede da come si muovo e comunicano. Senza urla e isterie, ma con frasi a modo.

Un bimbo, lo chiamerò Luca, ha paura di volare. Siede vicino a me e dall’altro lato la docente che deve tranquillizzarlo per l’esperienza dell’aereo. Ci penso anche io a rafforzare la tranquillità, con qualche battuta random, mentre il primo sole arriva sul nostro airbus. Poi ci sono le compagne che suggeriscono una strategia antipanico: “Pensa alle ciambelle che volano!” e scoppiano a ridere. Non male come idea.

Sentire il calore e l’affetto della professoressa attraverso gesti e parole mai banali dette a Luca mi ha fatto ricordare quanto questo Paese si stia facendo male. A maltrattare la scuola e chi ci lavora e a esaltare modelli di disimpegno e maleducazione.

Ci stiamo scavando una imperdonabile fossa che pagheremo prima o poi.

Nicola Montisci