Questa mattina sono scattate quattro ordinanze di custodia cautelare nei confronti di un funzionario dell’Agenzia delle Entrate e della Riscossione e di due coniugi, imprenditori, e anche di un prestanome.
Il provvedimento giudiziario, eseguito dalle Fiamme Gialle, parte da diverse attività di verifiche fiscali condotte anche nei confronti di una persona in particolare, dalle quali è emerso che gli imprenditori, noti operatori del settore degli autotrasporti, avevano organizzato con la complicità del funzionario, un articolato sistema criminoso finalizzato ad evadere le imposte dirette e l’Iva, per sottrarsi al pagamento. Ciò avveniva attraverso la creazione e gestione di alcune società di comodo, utilizzate come cartiere per l’emissione di fatture per operazioni inesistenti, in capo alle quali far gravare ingenti debiti tributari.
“Le società di comodo – spiega la nota della guardia di finanza di Sassari – erano intestate al prestanome/testa di legno e venivano poi svuotate di ogni utilità e fraudolentemente trasferite in paesi extra-comunitari, nel tentativo di sottrarle sia ad eventuali accertamenti fiscali che alle procedure fallimentari connesse anche ai pesanti debiti tributari”.
Gli imprenditori hanno distrutto o occultato gran parte della contabilità delle società coinvolte nel sistema criminoso allo scopo di rendere più difficoltosa la ricostruzione del ciclo d’affari e delle reali operazioni svolte. L’attività fraudolenta ha generato in capo agli imprenditori indagati profitti da reati, derivanti dai conseguenti risparmi d’imposta, per l’importo ricostruito di circa 7,7 milioni di euro.
“Nel corso dell’esecuzione dei provvedimenti – spiegano i finanzieri – sono state eseguite, oltre che diverse perquisizioni locali, le ordinanze di sequestro per equivalente dei beni mobili ed immobili e anche dei conti correnti degli indagati e delle società coinvolte, finalizzato alla successiva confisca delle somme che hanno costituito il profitto dei reati, coincidente coi predetti risparmi d’imposta”.