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“Una storia dal respiro internazionale con un’anima sarda”. Così il presidente della Fondazione Sardegna Film Commission, Antonello Grimaldi, racconta “Figlia mia” di Laura Bispuri. Il film è tra i dieci lungometraggi in concorso al festival internazionale del Cinema di Berlino in programma dal 15 al 25 febbraio. Girato in Sardegna tra Cabras, Riola Sardo, San Vero Milis, nell’oristanese, e Oliena, nel nuorese, prodotto da Vivo film e Colorado Film con Rai Cinema, sarà nelle sale a febbraio. Nel cast Valeria Golino e Alba Rohrwacher. E’ il primo titolo italiano annunciato in concorso alla Berlinale.

La sceneggiatura è firmata dalla regista assieme a Francesca Manieri. Opera seconda di Laura Bispuri, il debutto era stato con “Vergine giurata”, nomination per l’Orso d’oro nel 2015, è la storia di una bambina – interpretata da Sara Casu, al suo debutto cinematografico – divisa tra due madri, quella adottiva che l’ha cresciuta con amore e devozione per dieci anni e la madre biologica che per caso e per istinto giunge a reclamarla. Per la prima volta dalla nascita della Film Commission regionale, un film made in Sardegna è in concorso a Berlino. La Fondazione ha seguito la nascita di questo progetto sin dal 2013, invitando la regista Laura Bispuri a scoprire la Sardegna con una serie di scouting e incontri sul territorio con la comunità delle novenanti del Sud Sardegna e Barbagia.

“Siamo orgogliosi di aver sostenuto questo progetto sin dalla sua genesi”, aggiunge Antonello Grimaldi. La fotografia è di Vladan Radovic, montaggio di Carlotta Cristiani, musiche originali di Nando Di Cosimo, costumi di Antonella Cannarozzi, scenografia di Ilaria Sadun. Completano il cast Udo Kier e Michele Carboni. “Figlia mia sarà il primo film ufficialmente ‘green’ prodotto dalla Vivo Film”, ha dichiarato la produttrice Marta Donzelli.