consiglio regionale

Approvazione di tutto l’articolato entro giovedì 21, venerdì mattina al massimo, e via libera definitivo il 9 gennaio, evitando comunque il ricorso all’esercizio provvisorio, che scatterebbe da metà gennaio, alla riapertura degli uffici della ragioneria. E’ il cronoprogramma dei lavori del Consiglio regionale che sta esaminando la manovra 2018 da 7,7 miliardi di euro.

Oggi è in discussione l’articolo 2 sulle “disposizioni in materia di enti locali e politiche territoriali”. Lo stanziamento della manovra è di 1,5 miliardi di euro, 550 milioni solo per il fondo unico che va suddiviso tra Comuni e Province. “Tolta la sanità, la metà del bilancio è dedicata a questo – ha fatto notare il consigliere del Pd, Roberto Deriu – bisognerebbe attuare in toto la legge due sulla riforma degli enti locali, penso alle unioni dei comuni, cioè una nuova capacità di protagonismo dei Comuni associati per una programmazione diversa e una spesa più efficiente”.

Recentemente, nella seduta congiunta tra il Consiglio delle Autonomie locali e l’Assemblea sarda, gli amministratori dei Comuni hanno chiesto di incrementare il fondo unico sulla base delle maggiori entrate nelle casse regionali.