Meno spese per il sistema sanitario. E meno file per il ritiro dei farmaci negli ospedali: non occorrono più due,tre ore ma bastano dieci minuti. Sono i primi risultati – illustrati dal direttore generale dell’Ats Fulvio Moirano e dal direttore della Assl di Cagliari Paolo Tecleme – delle iniziative di razionalizzazione e del nuovo sistema organizzativo su farmaci e presidi medici.
“La Sardegna, sulla spesa convenzionata esterna, aveva la spesa più alta d’Italia da parecchio tempo – ha detto Moirano- non che adesso siamo i primi, ma c’è stata una contrazione dei costi”. È questo ha consentito l’abbandono del fanalino di coda: la Sardegna si sta allontanando dalla “zona retrocessione” lasciandosi dietro Abruzzo, Puglia, Campania, Calabria, Lazio. Un monitoraggio che evidenzia un netto calo di consumo pro capite di scatole di medicinali.
Alla base – è stato spiegato dai vertici della sanità nell’isola – ci sono anche corsi di formazione “sull’appropriatezza prescrittiva” e una campagna per il buon uso del farmaco partita a dicembre con l’obiettivo di limitare l’assunzione errata o eccessiva delle medicine. Uno degli slogan è molto chiaro: “I farmaci non sono caramelle”. Importante, per quanto riguarda Cagliari, anche per la rivisitazione del sistema organizzativo lo spostamento della sede di distribuzione dei farmaci da via Peretti al Binaghi.
“Abbiamo in carico 40mila accessi all’anno – ha detto Paolo Sanna, direttore del dipartimento del farmaco – e soddisfiamo le esigenze di pazienti in cure domiciliari integrate, nefropatici, diabetici, stomizzati, affetti da malattie rare, talassemici. Oltre a garantire le forniture per i seicento pazienti ricoverati in Rsa e 650 detenuti della casa circondariale di Uta”. Importante anche l’attivazione del numero verde che consente la prenotazione su appuntamento. Un sistema più veloce che – ha assicurato Moirano – sarà presto esteso a tutta la Sardegna. Coinvolte nell’operazione anche le associazioni di malati e familiari di pazienti.