I Carabinieri di Perfugas (Ss) hanno notificato oggi ad una maestra della scuola primaria di Erula (Ss), l’ordinanza di sospensione dall’esercizio del pubblico servizio di insegnante per la durata di sette mesi, emessa dal Tribunale di Tempio Pausania su richiesta di quella Procura, “per aver commesso in danno dei suoi alunni il reato di maltrattamenti verso i fanciulli”.

L’indagine è iniziata lo scorso gennaio dopo la denuncia di un genitore che, allarmato dal comportamento del figlio che è diventato improvvisamente, e senza alcun apparente motivo, taciturno e spaventato al momento di andare a scuola. Il genitore era riuscito a farsi confidare le sue paure riconducibili al comportamento della docente del figlio. Attraverso delle telecamere installate nella scuola, i Carabinieri hanno così riscontrato numerosi episodi di maltrattamenti posti in essere dall’insegnante durante le lezioni.

La donna utilizzava come forma abituale di comunicazione le mani, strattonando gli alunni, mortificandoli ed urlandogli contro minacce ed ingiurie. Sebbene i trattamenti vessatori della donna non abbiano mai provocato lesioni personali ai bambini, è stato documentato che alcuni bambini, a causa degli abusi psicologici, erano terrorizzati dalla loro insegnante, tanto da manifestare un repentino cambiamento d’umore, accompagnato da problemi comportamentali e da ansia.