L’allarme arriva dalla sala operativa del COA, il Comando Operazioni Aeree di Poggio Renatico (FE): c’è un uomo in mare, la sua barca a vela ha disalberato ed è ingovernabile. La squadra di soccorso è operativa in 15 minuti, i piloti controllano le condizioni meteo e la rotta da seguire, il personale prepara l’elicottero, mentre gli Aerosoccorritori vestono muta stagna e termica e le attrezzature di salvataggio. L’elicottero HH 212 ai comandi del pilota Capo Equipaggio con a bordo il secondo pilota, un Operatore di bordo e un Aerosoccorritore è pronto a partire. Dall’allarme al decollo sono trascorsi appena 17 minuti.

Siamo a Decimomannu (Ca), nella base dell’Aeronautica Militare, nell’hangar dell’80° Centro Combat Sar (Soccorso e Ricerca) dell’Arma azzurra. Si tratta, per fortuna, di un’esercitazione ma il team ha mostrato per l’ennesima volta di essere operativo in poco più di 15 minuti e di poter raggiungere qualsiasi parte della Sardegna per prestare soccorso alla popolazione civile. L’HH 212 decolla dall’aeroporto militare di Decimo e fa rotta su Capo San Lorenzo, mostrandoci una Sardegna magnifica, con il paesaggio agricolo del Campidano di Cagliari e i picchi d’Ogliastra. Dal Salto di Quirra si apre uno scenario magnifico sulla costa orientale con il suo mare di un azzurro intenso, persino a fine novembre.

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Il ‘naufrago’ è in mare, in mezzo a onde di due metri, si sbraccia per attirare l’attenzione dell’equipaggio dell’elicottero, che lo avvista immediatamente. L’equipaggio lancia in mare un fumogeno per indicare la posizione del naufrago e identificare la direzione del vento e l’HH212 si ferma in volo stazionario sulla vittima. L’aerosoccorritore viene calato con il verricello, si svincola dal cavo e nuota verso la vittima. Dopo averla raggiunta la imbraga e attende il ritorno del velivolo, che li recupera e li issa nuovamente a bordo.

Si tratta di esercitazioni costanti che mantengono alta la professionalità degli uomini dell’Aeronautica Militare dell’80° Centro Csar di stanza a Decimomannu, militari con elevate capacità professionali, a disposizione della popolazione civile per 24 ore al giorno.

Sono militari, usi ad obbedir tacendo, ma leggendo i numeri dei loro interventi salvavita, quasi 1100 dal 1961, (uno degli ultimi è stato un notturno con mare forza 7), delle operazioni Sar (Search & Rescue) in mare ed in montagna, a favore delle popolazioni colpite da alluvioni, da maltempo, come capita ogni inverno in Barbagia dove soccorrono pastori e greggi rimasti isolati, portano loro viveri e mangime, non si può che restare increduli di fronte ad un appalto della Regione Sardegna per l’elisoccorso.

Ancor più stupisce che l’elicottero di Decimo sia stato richiesto allo Stato Maggiore dell’Aeronautica per la stagione antincendi in Sardegna solo per un intervento nelle zone di Sorgono. Lo ha fatto invece la Regione Sicilia che è stata accontentata dal Governo e l’HH212 di Decimo è stato rischierato a Trapani, per oltre 2 mesi, dove è intervenuto effettuando oltre 700 lanci d’acqua. Ebbene si, l’elicottero dell’80° CCsar non ha partecipato alla lotta agli incendi in Sardegna, ma in Sicilia. I militari comunque si addestrano in continuazione, pronti a soccorrere la popolazione civile e ad intervenire in caso di emergenza. Una presenza silenziosa quella dell’Arma azzurra, sempre a diposizione della popolazione civile.