I docenti sardi spediti lontano dall’Isola tenteranno di consegnare una lettera all’ex premier e segretario del Pd Matteo Renzi nella tappa cagliaritana, in serata, all’aeroporto di Cagliari Elmas. Messaggio: “gli insegnanti voteranno in massa altri partiti”. La breve missiva suona come un avvertimento in vista delle prossime elezioni. “Questa campagna elettorale sarà inutile – si legge nella comunicazione indirizzata oltre che a Renzi anche al segretario regionale Giuseppe Cucca – in quanto si sono commessi gravi errori a cui non si è voluto porre rimedio per tempo.
Immaginiamo che il suo viaggio abbia risentito di tutti gli svantaggi legati ai trasporti che noi viviamo quotidianamente sulla nostra pelle. Siamo quarantenni, cinquantenni e sessantenni costretti ad abbandonare le proprie famiglie o a perdere il lavoro frutto di anni e anni di studio e sacrifici”. “Abbiamo diritto a spiegazioni e a soluzioni umane – incalzano i prof – Ci auguriamo sia finito il tempo delle ipocrisie, ma forse tutto ciò sarà chiaro solo dopo il voto”. I docenti avevano già tentato di recapitare una lettera alla ministra dell’Istruzione Valeria Fedeli in occasione della sua visita – poi saltata – in Sardegna per un convegno a Cagliari.
La lettera era stata consegnata comunque al sottosegretario degli Esteri Benedetto Della Vedova. Nulla di fatto, però: i docenti sardi sono rimasti fuori, lontani dalle famiglie. Ad eccezione di chi per il momento è riuscito a ottenere il ritorno a casa con provvedimenti dei tribunali di Pisa e Como.