“L’approvazione di queste norme ben si sposa con le nostre richieste di riequilibrio delle servitù militari, portate al tavolo della Conferenza nazionale già nel 2014 e sulle quali trattiamo senza sosta con il Governo fin da allora. La poca trasparenza, insieme alla graduale riduzione dei gravami, le regole certe sulle compensazioni e l’apertura alla ricerca duale, è uno dei punti chiave su cui abbiamo preteso risposte attese da decenni e che ora, per la prima volta, sono a portata di mano”.

Lo afferma il presidente della Regione Francesco Pigliaru, in merito all’emendamento con cui la Commissione Bilancio del Senato ha accolto la proposta di Gian Piero Scanu, presidente della Commissione parlamentare d’inchiesta sull’Uranio impoverito per avere maggiori controlli e più coinvolgimento delle istituzioni regionali e locali nelle esercitazioni militari. “La norma sulla tutela della salute e dell’ambiente nei poligoni è un atto importante, che tutela la salute di militari e cittadini e garantisce un alto livello di trasparenza sulle attività addestrative. Fin da principio lavoriamo sulla stessa linea e verso un obiettivo condiviso. Il risultato conseguito dalla Commissione – conclude Pigliaru – è di grande importanza ed è di buon auspicio per l’intesa alla quale abbiamo lavorato con tenacia e impegno in questi anni”.

“La prudenza, per non dire la diffidenza, è d’obbligo quando dall’altra parte del tavolo siedono le forze armate e il governo italiano”. Lo dichiara all’ANSA il capogruppo del Partito dei Sardi, Gianfranco Congiu, dopo che il governatore Francesco Pigliaru ha illustrato alla maggioranza i termini della bozza d’accordo con lo Stato sul ridimensionamento delle servitù militari in Sardegna. “Attendiamo quindi di conoscere il testo – aggiunge – perché solo così sarà possibile valutare qualità e intensità degli impegni e misurarne gli effetti e la ricadute per la nostra terra”. “Questo – conclude Congiu – è uno di quei temi che scuote la diverse sensibilità politiche e sul tema della servitù militari l’attenzione di una forza indipendentista non può che essere ai massimi livelli”.