Il contratto dei dipendenti regionali ha superato l’esame della sezione di controllo della Corte dei Conti e ora è pienamente applicabile.

Lo annuncia la Regione in una nota ricordando che il documento relativo al triennio economico 2016-2018 è stato sottoscritto dal Coran e da Cgil, Cisl, Uil, Sadirs-Ugl, Saf e Siad lo scorso 4 ottobre e poi trasmesso, dopo l’approvazione della Giunta, all’organismo contabile per la procedura di certificazione. Dopo otto anni di blocco contrattuale, i 6.062 dipendenti regionali potranno contare su un incremento medio mensile di 93,44 euro (lordi) a partire dal 2018, con un aumento del 4,2% rispetto alla retribuzione lorda attuale.

Il contratto riguarda tutto il comparto della contrattazione del personale dipendente dell’amministrazione regionale, del Corpo forestale di vigilanza ambientale, degli enti, delle agenzie e aziende regionali. Gli incrementi sono integrati con l’importo dell’indennità di vacanza contrattuale attualmente in godimento.

“Siamo tra le prime Regioni in Italia a raggiungere l’obiettivo del contratto per i dipendenti regionali, dopo un lungo periodo di blocco – dice l’assessore degli Affari generali e del Personale Filippo Spanu – Era uno dei punti programmatici che avevo indicato, su impulso del presidente Pigliaru, nel momento in cui ho assunto l’incarico di assessore nella convinzione che per far funzionare la macchina amministrativa sia necessario riconoscere agli oltre seimila dipendenti le giuste gratificazioni economiche. Lavoriamo ora – aggiunge – a garantire il contratto ai dirigenti e alla riorganizzazione degli uffici per migliorare e rendere più efficienti i servizi destinati a cittadini e imprese, e andiamo avanti con i concorsi, essenziali rinnovare l’intero sistema”.