“La doppia preferenza di genere sta diventando una battaglia a tratti grottesca che toglie tempo a politiche ben più importanti”, è quanto dichiara Michele Pisano, presidente regionale giovanile di Fratelli d’Italia.

“La contrarietà al provvedimento non è una presa di posizione fine a se stessa, ma mette in luce una risposta inadeguata ai reali bisogni dei cittadini: è come se si intendesse coprire i fallimenti della politica con una manciata di presunti diritti”, prosegue Pisano, “È però emblematica la distanza tra politica e cittadini quando ci si rende conto che a pochissimi interessa la preferenza di genere”.

“Questa è una battaglia che non serve a nessuno: invece di pensare a politiche per la formazione professionale e la ricerca, per la conciliazione famiglia-lavoro o per l’istruzione, si perde tempo a favore di una battaglia che invece non premia né il merito né la militanza politica”, conclude Pisano.

“Invece che mettere in rilievo la presenza delle donne nella vita politica quasi si arriva a svalutarle. Devono prendervi parte per volontà propria  e devono essere altre le condizioni, soprattutto a livello sociale ed economico, che porteranno a questo”, dichiara Giusi Solinas, 19 anni dirigente provinciale di Gioventù Nazionale, il movimento giovanile di Fdi.

“Nella politica italiana le presenza femminile è esigua rispetto a quella maschile non solo perché esse siano meno disposte a partecipare, ma anche perché, nella maggior parte dei casi, sono portate  a rinunciarvici, ed è su questo che bisogna lavorare”, conclude Solinas.