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Diciassette anni a Salvatore Sanna, 7 anni rispettivamente a Vittorio Fogu e Pietro Mereu, 5 anni e quattro mesi a Giovanni Francesco Bussu e 4 anni e quattro mesi a Francesco Fabrizio Crisponi. Sono le condanne pronunciate dal Gup del Tribunale di Cagliari Giovanni Massidda al processo con rito abbreviato a cinque componenti della presunta banda accusata di aver assaltato furgoni portavalori in Sardegna.

Il giudice ha sostanzialmente accolto, anche se riducendole in alcuni casi, le richieste del pubblico ministero Danilo Tronci, sostituto procuratore della Direzione distrettuale antimafia di Cagliari che aveva sollecitato condanne da 4 a 20 anni di reclusione. Gli episodi contestati alla banda – ma gli imputati in abbreviato devono rispondere di singole e differenti imputazioni – vanno dall’ottobre 2013 al marzo 2016 e riguardano una lunga sequenze di ‘colpi’.

La rapina alla sede della Vigilanza Sardegna di Nuoro (14 ottobre 2013, bottino 5 milioni di euro), il tentativo di assalto alla Mondialpol di Arzachena (27 luglio 2015), l’assalto al portavalori della Vigilpol sulla statale 131 a Bonorva (1 settembre 2015, bottino 500 mila euro), le tentate rapine sempre a portavalori a Siligo e Barbusi (il 23 novembre e l’1 dicembre 2015), gli assalti falliti ad altri blindati Mondialpol (il 7 dicembre 2015 sulla Ardara-Siligo e il 21 dicembre 2015 sulla Olbia-Sassari). In qualche caso il Gup Massidda ha assolto alcuni imputati da singoli capi di imputazione, ma ha riconosciuto la sussistenza dell’associazione a delinquere.

In Tribunale – davanti al collegio presieduto da Ermengarda Ferrarese – si sta tenendo invece il dibattimento nei confronti degli altri 26 imputati, 16 dei quali detenuti. Tra questi spiccano i presunti capibanda: l’ex vicesindaco di Villagrande Strisaili (Nuoro) Giovanni Olianas, Luca Arzu e Angelo Lostia.