scorie nucleari

La procedura di localizzazione del Deposito Nazionale di rifiuti radioattivi avviata nel 2014, con l’affidamento dell’incarico alla Sogin S.p.A., non è ancora arrivata a conclusione contrariamente anche alle indicazioni fornite dall’Unione Europea. L’unica notizia certa è che sono oramai due anni che la Carta Nazionale delle Aree Potenzialmente Idonee (CNAPI) giace nelle mani dei Ministri dell’Ambiente e dello Sviluppo economico e attende ancora di essere pubblicata. Per tal motivo con una lettera a loro indirizzata la deputata Emanuela Corda e la senatrice Manuela Serra ne hanno sollecitato la pubblicazione.

“Il prossimo passo, imprescindibile per il proseguimento della procedura, è indiscutibilmente la pubblicazione della CNAPI” è quanto affermano le parlamentari 5Stelle, tale atto infatti consentirebbe di avviare una complessa ma necessaria fase di consultazione pubblica nella quale i cittadini avranno la possibilità di essere informati e di partecipare attivamente alla decisione in modo da giungere ad una scelta condivisa, democratica e giusta del sito. Nella medesima lettera, dando seguito alle precedenti iniziative promosse dalle parlamentari, sono state poste all’attenzione dei Ministri, ancora una volta, le ragioni per le quali escludere categoricamente la Sardegna delle aree potenzialmente idonee ad ospitare il deposito coerentemente con i criteri stabiliti dall’ISPRA.

“La realizzazione del Deposito Nazionale in Sardegna – concludono le parlamentari – metterebbe a serio rischio l’intero ecosistema sardo oltre che l’economia della regione”.