sostituiti-due-fari-nel-golfo-di-olbia

I ragazzi del 1899 a diciotto anni andavano in guerra. Un secolo dopo i ragazzi del 1999 sono stati impegnati solo nella battaglia per l’esame di maturità. E anche in vista dell’ultimo test di giugno questa mattina due classi delle scuole cagliaritane Martini e Buccari hanno partecipato alla conferenza “La Marina militare nella grande guerra”. Un corpo con un’anima isolana.

“La Regia marina- ha spiegato il contrammiraglio Enrico Pacioni, comandante di Mari Cagliari- nasceva proprio dalla fusione tra la Marina Sarda e la Marina borbonica”. Un’Italia che si costruiva anche in mare: “È chiaro che c’era anche una difficoltà nel linguaggio – ha raccontato- il sardo e il siciliano si dovevano capire con il veneto. Il primo compito è stato quello di amalgamare gli equipaggi”.

Sardegna e sardi nella Grande guerra si ricordano sopratutto per le battaglie di terra. “La Marina regia- ha ricordato Pacioni- era impegnata dall’altra parte del Mediterraneo. Fu molto importante il suo apporto soprattutto nella zona di Otranto per bloccare i rifornimenti via mare dell’esercito austriaco. Oltre che per rifornire di uomini e merci l’esercito che combatteva al nord”.

Una lezione molto utile per gli studenti. Lo confermano i docenti: “Il fatto stesso di trovaci in un contesto scenograficamente molto bello come quello della Marina militare – ha detto Antonello Greco, insegnante di lettere- stimola la riflessione dei nostri diciottenni e li costringe, in senso buono, a pensare ai coetanei di cento anni fa impegnati in un contesto drammaticamente diverso. Il nostro obiettivo didattico è quello di esaltare il valore della pace”.