Dopo mesi di lavori, culminati nella sospensione della circolazione nelle giornate di sabato e domenica, da oggi lunedì 20 novembre la linea Chilivani- Porto Torres è stata riaperta ed è percorribile con il Sistema di Controllo Marcia Treno.
Questo sistema, più evoluto del vecchio Sistema di Supporto Condotta col quale i treni “dialogavano” con la linea attraverso delle antenne poste sul tetto, “dialoga” con la linea attraverso delle antenne poste sotto i carrelli e permette di evitare gli errori umani, attivando la frenatura di emergenza se il macchinista dovesse, anche per un malore, superare un semaforo rosso, superare un limite di velocità e, calcolando la curva di frenatura, addirittura se il treno dovesse avviarsi verso un segnale rosso ad una velocità troppo elevata per fermarsi in tempo.
Aumenterà notevolmente la sicurezza ed è un tassello fondamentale per poter attivare il “pendolamento” dei nuovi autotreni CAF, ma i treni non potranno raggiungere i 180 km/h come si era detto negli scorsi giorni. In assenza di BACC (Blocco Automatico a Correnti Codificate) o di ERTMS (European Rail Traffic Management) che come confermato nella riunione che abbiamo tenuto nella Direzione delle Ferrovie dello Stato a Roma nel maggio scorso, assieme al Direttore di Esercizio di RFI ed al Direttore della Programmazione di Trenitalia non è prevista l’installazione in Sardegna, il limite di velocità resterà 150 km/h.
Anzi quando i treni devono incrociarsi le velocità nelle stazioni addirittura diminuiranno: da 30 km/h a 10 km/h se non verrà istallato il sistema INFILL. Rete Ferroviaria Italiana in questi ultimi anni si è impegnata molto verso la più grande causa di problemi: i passaggi a livello; la Direzione della Sardegna infatti ne ha eliminato di più rispetto a tutte le altre regioni e per il primo semestre del 2018 è stata annunciata l’attivazione dell’SCMT nella tratta Chilivani-Olbia e nel Sulcis. Per riuscire a sfruttare bene i nuovi treni bisognerebbe montare quanto prima il Sistema INFILL, mentre nella linea Cagliari-Oristano, la più veloce e con più traffico sarebbe opportuno montare il sistema satellitare ERSAT, progettato per linee come quelle sarde e già stato sperimentato con successo in Sardegna.
Michele Vacca
Referente Sud Sardegna UTP