Il progetto si chiama “Toponomastica al femminile” e contrariamente a quello che potrebbe sembrare non si limita a chiedere e proporre che alle donne venga intitolata qualche strada e qualche piazza in più rispetto a quanto è stato fatto finora. In Sardegna porta la firma della Commissione regionale per le pari opportunità, ma si ispira a un progetto di ricerca nazionale che porta lo stesso nome promosso nel 2012 da una insegnante romana, Maria Pia Ercolini, che oggi lo ha presentato a Oristano davanti ai sindaci e ai dirigenti scolastici degli otto Comuni che hanno aderito: Borutta, Ploaghe, Lotzorai, Fonni, Lunamatrona, Santulussurgiu, San Nicolò Gerrei e Villamassargia.
“Solo 7/8 strade e piazze in Italia intitolate a donne per ogni cento strade intitolate invece agli uomini”, ha spiegato Ercolini, rilevando che la maggior parte sono intitolate a madonne, sante e martiri e che poi però a Roma per esempio ci si ritrova pure una via delle Zoccolette o una via delle Streghe che di sicuro non favoriscono la cultura della parità di genere. Proprio la promozione della cultura della parità di genere è in sostanza l’obiettivo numero 1 del progetto promosso dalla Commissione regionale per le pari opportunità e non è un caso quindi, come hanno spiegato la presidente Gabriella Murgia e la commissaria Chiara Furlanetto, che assieme ai Comuni siano state coinvolte le scuole.
I protagonisti del progetto saranno infatti proprio i ragazzi, che saranno chiamati con un lavoro di ricerca sul campo a scoprire e rendere “visibili” tre donne delle loro comunità che si siano distinte per le loro azioni, per l’attività letteraria, scientifica e artistica, per l’impegno umanitario e sociale o per altri meriti che verranno riconosciuti come significativi. I risultati delle loro ricerche saranno poi presentati dagli stessi ragazzi alla cittadinanza nel corso di un evento promosso dalle amministrazioni comunali e saranno gli stessi cittadini a suggerire quali figure commemorare e in che modo. L’ultimo passaggio è riservato ai Consigli comunali, che dovranno formalizzare con atti ufficiali le scelte dei ragazzi e dei cittadini. Tutto il percorso dovrà essere completato entro la fine dell’anno scolastico per quanto riguarda la ricerca dei ragazzi e per il resto entro il 2018.