Qualcuno l’avrebbe istigata a togliersi la vita. È l’ipotesi cui starebbero lavorando la Procura di Sassari e quella di Tempio Pausania sul ‘giallo’ del suicidio di una barista 22enne di Porto Torres, il cui corpo esanime è stato ritrovato due mattine fa nell’appartamento di un’amica a La Maddalena.

Qualche notte prima la ragazza era stata rapinata mentre rientrava a casa, dopo aver finito il suo turno nel bar di Porto Torres in cui lavora. Secondo gli investigatori ci sarebbero troppe cose che non tornano e i due fatti sarebbero collegati tra loro. Gli inquirenti sassaresi hanno ricevuto dai carabinieri della compagnia di Porto Torres il rapporto sulla misteriosa rapina della scorsa settimana.

Il dettagliato racconto della ragazza potrebbe nascondere un’altra verità: la giovane aveva raccontato di essere stata rapinata da sconosciuti, che le avevano sottratto un migliaio di euro dopo averla narcotizzata. L’ipotesi è che la giovane barista, spaventata, abbia voluto coprire qualcuno che conosceva e che la taglieggiava. E per scappare da Porto Torres, dove l’aria si era fatta pesante, aveva deciso di chiedere ospitalità all’amica ed ex collega che sta a La Maddalena. Ma quella vicenda e le pressioni che ne sono seguite non l’hanno lasciata in pace neanche lontano da Porto Torres. La Procura di Tempio sta passando al setaccio le sue ultime ore di vita, dall’arrivo all’incontro con l’amica che l’ha ospitata. Per ora le due indagini procedono separatamente ma su linee parallele, ma è probabile che per fare chiarezza si arrivi a un unico faldone, in grado di spiegare dove sono spariti i soldi della rapina, chi li ha presi e che rapporto avesse con la giovane, cosa fosse successo nell’ultimo periodo, cosa la inquietasse al punto da costringerla ad allontanarsi temporaneamente da Porto Torres. La prima risposta arriverà nelle prossime ore dall’analisi dei suoi tabulati telefonici.