Due mesi immersi nell’oscurità della terra per reclamare il diritto al lavoro. Per i ventotto lavoratori della miniera di bauxite di Olmedo è oggi il sessantesimo giorno consecutivo di presidio a 180 metri di profondità, in quello che dovrebbe essere il loro posto di lavoro.

“La politica regionale ha fallito, a oggi non ha trovato una soluzione per salvaguardare i minatori e la miniera di bauxite di Olmedo, in un territorio, il nord Sardegna, fortemente martoriato dalla crisi”, è la denuncia-appello lanciata oggi dal segretario territoriale della Ugl chimici, Simone Testoni. “Gli ammortizzatori sociali per il primo gruppo di minatori son scaduti a luglio, mentre per il secondo gruppo scadranno a dicembre, abbiamo chiesto soccorso a chi di dovere cioè all’assessora regionale del Lavoro, Virginia Mura, la quale non ha trovato nessuna soluzione”, continua Testoni. “Alle nostre richieste di incontro ci rimbalza e liquida dicendoci che è un problema di Maria Grazia Piras, assessora dell’Industria” attacca ancora il rappresentante Ugl.

“II disagio del buio assoluto non è niente di fronte al silenzio assordante del presidente della Regione Sardegna, Francesco Pigliaru. Chiediamo un sussulto di dignità da parte delle istituzioni regionali”, conclude Testoni, “la lotta per il diritto al lavoro continua a tutela dei minatori e del patrimonio pubblico, quale è la miniera”.