Massimo Cellino, per 22 anni patron del Cagliari (e adesso del Brescia), vince in Tribunale le due cause intentate contro l’attuale presidente del club sardo, Tommaso Giulini, relative alla cessione della società nel giugno di tre anni fa. Come riporta oggi il quotidiano L’Unione Sarda, il passaggio di mano in alcune fasi non sarebbe stato del tutto lineare: il Cagliari sarebbe venuto meno ad alcuni impegni e i legali di Cellino lo hanno citato in giudizio in due cause civili a Milano e a Cagliari.
La prima riguarda il mancato pagamento dell’Iva (nel 2013/14), la seconda dell’Ires (imposte riferite al 2008). In entrambe, Cellino ha avuto la meglio – spiega l’Unione Sarda – incassando 106 mila euro lo scorso maggio, mentre si appresta a breve a ottenerne altri 790 mila. Si tratta di impegni che avrebbe dovuto onorare il club rossoblù sulla base di un accordo tra le varie controllate dalla Eleonora immobiliare, società che fa capo a Cellino. Tra queste c’era anche il Cagliari calcio prima della cessione. Nel caso la capogruppo avesse comunque dovuto pagare, avrebbe avuto diritto di rivalsa.
Ed è quello che è accaduto negli ultimi tre anni. La Eleonora immobiliare nel 2014 ha versato a Equitalia 106 mila euro per l’Ires dovuta dal Cagliari calcio. Nel 2016 la società di Cellino ha chiesto a quella di Giulini di rimborsare la cifra, ottenendo un rifiuto. La causa è proseguita fino allo scorso maggio, quando i 106 mila euro sono stati pagati per ordine del Tribunale di Cagliari, che ha accolto le richieste dei legali di Cellino. A Milano i giudici si sono occupati invece del mancato versamento dell’Iva da parte del Cagliari e hanno ordinato al club di Giulini il pagamento di 790 mila euro.